Lui e Lei - Pennarelli

Sono sul divano e tu sei sdraiata sulle mie ginocchia in attesa, le mutandine abbassate lasciano completamente visibili i segni della punizione di questa mattina. Evidentemente non deve essere servita a molto, è bastato che uscissi per un paio di commissioni e, invece che a studiare, ti ho trovata immersa nel tuo romanzo preferito. Attorno a te i libri e i pennarelli che avresti dovuto utilizzare per sottolinearli, hai insistito molto per avere quel particolare tipo di pennarelli della Stabilo, di forma esagonale e con il corpo a righe bianche e arancioni vengono spesso venduti in confezioni tubolari da 20 o più pezzi. Mentre cerco un modo per punirti senza aggravare troppo la condizione del tuo fondoschiena la mia attenzione viene catturata proprio da quei pennarelli, sono lunghi e molto fini e questo mi fa venire un idea.

Delicatamente prendo quindi la confezione e l'appoggio sulla maglietta che copre la tua schiena, ti muovi leggermente sorpresa da quella variazione, ma mi basta menzionare la spazzola per convincerti a desistere. Prendo quindi il primo pennarello in modo da rivolgere verso di me il tappo colorato e lentamente lo accosto al tuo corpo. Ti sento contrarti istintivamente, premo leggermente per palesarti le mie intenzioni e attendo di sentirti rilassare i muscoli accettandola. Dopo alcuni istanti inizio a spingere delicatamente osservandolo entrare dentro di te accompagnato da un gemito di protesta. Dopo essermi quindi assicurato che sia in grado di rimanere in posizione da solo mi concedo qualche istante per osservare come il colore del tappo si intoni alla perfettamente al rosso di quella parte di te.

Prendo un altro pennarello, scegliendo con attenzione il colore, e lo appoggio accanto all'altro iniziando a ruotarlo leggermente e a spingerlo verso il basso. Accenni una protesta intuendo le miei intenzioni, posso quasi vedere il tuo cervello cercare di contare i pennarelli che sono contenuti nella scatola. Un leggero colpo sulle tue natiche arrossate ti ricorda l'alternativa e ti riporta alla calma.

Uno alla volta i pennarelli entrano dentro di te, mentre gemiti di protesta e leggeri movimenti accompagnano il proseguo dell'operazione. Lentamente quindi la confezione si svuota sino a che non vi è un egual numero di pennarelli dentro di te e dentro di lei. Decido quindi di offrirti una via di fuga:

"Se indovini il colore che ho in mano smetto di aggiungere pennarelli"

Sotto le mie mani sento il tuo corpo tenderti mentre ruoti leggermente la testa in modo da incrociare il mio sguardo, le tue guance sono arrossate e gli occhi leggermente dilatati, ma non vi è traccia di pianto sul tuo volte e lentamente vedo il tuo viso contrarsi in un espressione di sfida.

Il tappo del pennarello che ho in mano è nascosto e tu non ne puoi vedere il colore dalla tua posizione. "Azzurro" e a seguire la punta della tua lingua viene rivolta verso di me. Accennando un sorriso ruoto il polso mostrandoti il tappo color arancione che ho in mano mentre lo abbasso verso di te. Con uno sbuffo volti quindi la testa dall'altra parte.

Appoggio il pennarello al centro degli altri, facendo si che l'intero gruppo si allarghi per accoglierlo. Una leggera rotazione dei tuoi fianchi lo accompagna quindi dentro di te.
Prima di prendere un nuovo pennarello appoggio la mano sui tappi di quelli già usati facendoli penetrare di qualche millimetro ancor più dentro di te e domandandomi se riuscirai ad accoglierli tutti.

"Indovina il colore"

La risposta arriva rapida accompagnata da un tono sprezzante e da una nuova fuoriuscita della tua lingua.

"Giallo, Il prossimo sarà verde speranza"


Non posso trattenere un nuovo sorriso, nonostante la tua posizione abbastanza precaria e il tuo corpo completamente a mia disposizione non riesci a tenere a freno la tua indole, la cosa che di te mi fa più impazzire. Nel mio corpo la già crescente eccitazione compie un balzo in avanti mentre il cervello cerca una risposta adatta alla tua nuova insubordinazione.

Dopo qualche attimo afferro quindi tutti i pennarelli che sono dentro di te, iniziando lentamente a muoverli e dando il via ad una danza degli stessi che li porta ora più in profondità ora più in superficie mentre una serie di tuoi gemiti accompagnano il tutto.
Lentamente i tuoi fianchi si sincronizzano con i miei movimenti mentre il desiderio dentro di me s'infiamma.
Improvvisamente lascio quindi scivolare i pennarelli scivolare mentre il tuo corpo s'immobilizza nuovamente a seguito della variazione. Senza una parola sposto quindi le tue gambe quanto basta per divincolarmi da sotto di esse, ti vedo ruotare leggermente il busto in cerca dell'equilibrio e le tue ginocchia incontrano il tappeto del divano. Sfioro i tuoi fianchi comunicandoti tacitamente di rimanere il quella posizione, completamente esposta.
Appoggio quindi i pennarelli sul basso tavolino del salotto e mi inginocchio dietro di te afferrandoti entrambi i fianchi, sobbalzi e accenni un grido di protesta quando lentamente prendo il posto dei pennarelli dando il via ad una nuova danza.

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