Tre paperelle
“3:50” il display del cellulare illuminò per un istante la penombra del lungo bancone in legno che divideva la prosperosa barista dai tavoli ormai vuoti. Ancora 600 secondi e avrebbe potuto chiudere la pesante serranda metallica e con lei la peggior settimana dell’anno: la settimana della moda. Ogni anno migliaia di persone si riversavano in strada per tutta la notte e, sebbene i guadagni salissero considerevolmente, ormai non aveva più l’età per sopportare le decine e decine di ragazzine ubriache che incontrava ad ogni angolo. Mentalmente si annotò di lasciare che fossero i suoi dipendenti a gestire il pub l’anno successivo, col cavolo che gli concedeva di uscire prima ancora una volta. 3:55 Contando i secondi iniziò a sistemare il retro del bancone, riallineando le bottiglie e segnandosi quelle che avrebbe dovuto riordinare, aveva dato fondo alla sua scorta di birra e doveva assolutamente ordinarne una scorta prima della partita di mercoledì. Persa nei suoi pensieri non