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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

Non luoghi - Conclusione

I corvi volavano sulla città ancora addormentata annunciando l’arrivo della prima nebbia della stagione. Avvolto in un cappotto un uomo accompagnava sbuffando un cane che, incurante del freddo e dell’aria densa d’umidità, inseguiva festoso le foglie portate dal vento riempiendo il parco di gioiosi latrati. Erano due anni che le sue finestre davano sul parco e sulla vicina area cani, ormai si era quasi abituato a quell’abbaiare costante accompagnato spesso da imprecazioni tra l’arabo, l’italiano e il dialetto milanese. Quel giorno però c’era qualcosa di diverso, già ai primi rumori aprì gli occhi domandandosi, nel buio, che cosa fosse. La prima cosa che sentì fu il suo profumo, scivolò languido sino ai polmoni dando un nome ed un volto al peso sul suo petto. I ricordi della notte appena trascorsa spiegarono i loro corpi nudi e il sapore di lei ancora intrappolato sul fondo della gola. Sentì il suo corpo reagire quasi in automatico e le sue mani trovare le sue spalle nel buio, e

Non luoghi - Parte 1

Esistono sulla terra dei “non luoghi”, zone di passaggio dove le vite s’incrociano in un continuo viavai di zaini valige e emozioni. La tristezza di un addio si mescola all’eccitazione di una partenza e su tutto domina l’attesa di chi, con il cuore in gola e un’ombra di timore, attende di vedere la persona attesa delinearsi all’orizzonte. Su quel fiume di vite e destini troneggiavano i giganteschi tabelloni degli orari, con le loro luci regolavano quel caos solo apparente e scandivano i secondi di quel non luogo. 20:40, Marcò osservò il tabellone con sentimenti contrastanti: sapeva che sarebbe arrivata, ma una parte di lui proprio non riusciva a stare tranquilla, nella sua testa si visualizzava l’immagine di lui che tornava a casa da solo, gli occhi bassi e il cuore colmo di delusione. Finalmente incrociò con lo sguardo il “la borsa da nuoto rosa” che gli era stata indicata come punto di riferimento, il sorriso gli si allargò lentamente sul volto mentre seguiva la curva della spall

Black Dog - Parte 2

Adorava il particolare profumo che rilasciavano le vecchie librerie, le davano la sensazione d’essere in un'altra dimensione dove regnavano carta, inchiostro e legno. Gli uffici dei professori erano ospitati in un vecchio palazzo dell’ottocento e i muri erano completamente coperti da enormi librerie in legno scuro. Il profumo e la calda luce dorata però non bastavano a distrarla. Con le dita tormentava le pieghe della gonna in attesa che la porta di fronte a lei si aprisse e il professore le comunicasse il suo destino. Se l’avesse espulsa dal corso avrebbe dovuto attendere l’esame di settembre, condannandosi a un’estate di poco mare e decisamente troppo studio. Era fortemente tentata di ascoltare la musica nel frattempo, ma qualcosa le diceva che farsi trovare con addosso le cuffie non sarebbe stata una buona idea. Finalmente, con un leggero cigolio la porta si aprì lasciando uscire una sorridente studentessa dai capelli rossi che la salutò velocemente prima di sparire tra le li

Black Dog

Odiava la filosofia e odiava ancora di più se stessa per aver inserito nel piano di studi quell’esame, il bel fisico del giovane professore non erano più una giustificazione accettabile. Proprio non riusciva a resistere per più di 20 minuti senza che il suo cervello iniziasse a vagare e quel giorno era particolarmente stanca, la sera prima aveva suonato sino a tardi con i suoi amici ed ora la testa faceva fatica a rimanere dritta. Per la centesima volta guardò l'ora, erano passati soltanto 25 minuti dall'inizio della lezione, ne aveva di fronte ancora 75, non avrebbe resistito sveglia. Essendo a frequenza obbligatoria non poteva però alzare i tacchi, in cerca di un’idea iniziò a guardarsi intorno, poi vide la maglietta degli AC/DC di un suo compagno e un sorriso le illumino il volto. Sciolse i capelli, lasciando che le cadessero sulle spalle, allungò la mano verso le cuffiette che teneva nello zaino e le indossò. Lentamente lasciò quindi scivolare il cavetto nella scollatur