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Visualizzazione dei post da gennaio, 2017

F&G - Non dovevate studiare ?

Il freddo si era fatto pungente, un vento gelido frustava implacabile i vicoli di Palermo facendola rabbrividire all'interno del cappotto. Svoltò rapida sulla destra imboccando il vicolo che portava alla casa di Federica, la migliore amica di Francesca. Si conoscevano sin dall'asilo e Giulia si fidava a lasciarle studiare assieme, entrambe frequentavano l'università ed erano sotto esame, sarebbe stato impensabile il contrario. Prima che potesse suonare il portone si aprì e la coppia di ragazzi che viveva sullo stesso piano di Federica la salutò con un sorriso. Entrò e percorse rapida le due rampe di scale e in qualche secondo fu di fronte alla porta di casa. Poteva sentire da li la musica alta e l'odore di sigaretta, con la rabbia che iniziava a scorrerle in corpo suonò il campanello percependo chiaramente il rumore e i passi affrettati di qualcuno colto alla sprovvista. Le aprì Federica dopo qualche minuto, i capelli neri le ricadevano scomposti sul viso e aveva gli

Lui e Lei - Codini

La trovò seduta sul tappeto, le gambe nude incrociate e una sua vecchia maglietta addosso. Teneva sulle ginocchia uno spesso libro rilegato e mordicchiano una penna teneva il segno con il dito, la luce le ricadeva calda sulle spalle accendendole i corti capelli di riflessi bronzei e lasciando intravedere le esili forme attraverso il tessuto. Appena sentì i suoi passi alzò il volto verso di lui e sul volto fece la sua comparsa un sorriso, gli tolse il fiato. Due morbide fossette le si erano appoggiate sulle punte delle labbra di un rosa intenso, gli occhi scuri esprimevano un autentica felicità per il suo ritorno, mentre una singola ciocca di capelli le attraversava il volto come se un bambino pasticcione avesse deciso di tracciarle in volto una riga con la matita, il resto dei capelli erano stati raccolti in due codini laterali che puntavano in due direzioni di verse e si chiudevano con due simpatiche piccole eruzioni scomposte. Gli occhiali le erano scivolati, storti, sulla punta del

F&G - L'Albero di Natale

Giulia amava molto il natale: le decorazioni, i regali, le canzoni, il pandoro e soprattutto l'albero di natale. Non poteva esserci altra soluzione, il primo natale nella nuovissima casa che condivideva con Francesca doveva essere perfetto: nuovissime tende in pizzo e nastrini rossi erano state appese alle finestre, babbo natale faceva bella mostra di se appoggiato sulla mensola del salotto, la stella di natale al centro del tavolo da pranzo e, grazie al contributo della nonna, un gigantesco albero di natale incombeva in un angolo in un tripudio di aghi verde scuro che attendeva solo di essere decorato. Pregustando un lungo pomeriggio passato a decorare l'albero con Francesca aveva disposto ordinatamente la sua collezione di palle di Natale, alcune di queste erano molto particolari risalivano a circa 100 anni prima e gli erano state spedite da alcuni parenti di Francesca direttamente dall'America Latina. "Ultimo esame dell'anno andato, ora solo spumante e ciocco