F&G - Double McTwist

Una ciocca dei suoi biondi capelli era sfuggita dal pesante cappello di lana, ed ora garriva al freddo vento delle alpi, poteva sentire la neve battuta di fresco scorrere veloce sotto la sua tavola e il cuore batterle possente nel petto.
Sfrecciava rapida lungo la pista, svegliarsi molto presto era stata un'ottima idea e la pista era pressoché vuota. Per un po' non avrebbe dovuto preoccuparsi di schivare bambini o inesperti sciatori che si erano avventurati sulla pista nera.

Lateralmente vedeva le file di alberi scorrere rapide, vi prestava particolare attenzione perché doveva assolutamente trovare lo stretto passaggio che portava al snowpark abbandonato. La sera prima uno dei camerieri dell'albergo le aveva descritto con precisione come arrivare alla vecchia pista di freestyle abbandonato l'inverno precedente a causa di alcuni brutti incidenti. Così incurante delle minacce di Giulia aveva deciso di dare un occhiata. Appena scesa dalla funivia si era quindi lanciata giù per la pista nera approfittando della maggior velocità del suo snowboard rispetto agli sci di lei. Finalmente ecco il traliccio della funivia e il cartello di vietato l'accesso, virò sfiorando la neve con la mano e passando a pochi centimetri dal traliccio. Il sentiero era abbastanza largo per essere percorso con la tavola ai piedi e in pochi minuti si ritrovò nel posto che cercava:
Uno strettissimo canalone naturale lungo circa 500 metri ospitava quel che rimaneva di un half pipe quasi naturale e un una serie di ostacoli semi-nascosti dalla neve fresca. Fermandosi alcuni minuti notò con immenso piacere che non vi erano tracce di discese precedenti, era la prima snowboarder della giornata. Fece quindi un bel respiro, abbottonò fino al mento la giacca a vento e richiamò Eminem dal suo telefono e si lanciò lungo l'half pipe...prese rapidamente velocità e si lasciò andare, effettuò alcune prese molto semplici acquistando sempre più velocità sino a che non capì di essere pronta...trattenne il respiro e tentò un Double McTwist.

Cielo e terra si confusero in un mix di bianco e azzurro, il mondo le vorticò attorno strappandole un urlo di felicità. Alzò le braccia al cielo quando la tavola incontrò nuovamente la neve fresca e capì d'avercela fatta.

Arrivò quindi sul fondo del half pipe e si lasciò cadere a terra i polmoni completamente vuoti e l'adrenalina a mille. Non udì il rumore dietro di se....

"FRANCESCA che c***o pensavi di fare"

L'urlo a pochi centimetri dalla sua nuca la fece voltare di colpo, Giulia incombeva su di lei, si era tolta sci e casco e ora la fissava con uno sguardo che non prometteva nulla di buono.

"Giulia hai visto? sono stata fantastica, un Double McTwist da Olimpiadi"

Non era la cosa giusta di dire, Giulia non si mosse di un millimetro, ma la sua voce aumentò decisamente

"Un che cosa? non mi frega nulla se era un trick da Olimpiadi, ti avevo espressamente vietato sia di venire in questo posto abbandonato sia di provare a romperti il collo con quella tavola...adesso me la pagherai"

Francesca si pentì decisamente di essersi slacciata la tavola e ancor di più di non aver davanti una pista ben definita. La scarpata che aveva di fronte infatti era un misto di piccoli arbusti e rocce, non il terreno ideale per una rocambolesca fuga.
Provò comunque a voltarsi e rialzarsi, ma la sua tavola la tradì e si trovò distesa sulla pancia addirittura prima che Giulia fosse su di lei. la neve fresca che cedeva intorno a lei e le scivolava tra i guanti e la giacca.

"Aspetta...non puoi...potrebbero vederci.."

Si sentì sollevare e percepì i loro corpi affondare leggermente nella neve metre un braccio le avvolgeva il fianco bloccandola contro quello di lei.

"Ora vedrai cosa ti succede, altro che tavola, dovranno portarti giù con l'elicottero"

Francesca iniziò a dimenarsi, contando che tra la neve e i molteplici strati di vestiti che aveva addosso il suo culetto fosse discretamente al sicuro. Giulia infatti avrebbe dovuto attraversare: pantaloni da sci, leggings di pile e mutandine. Il tutto con i guanti da neve.

L'aria fredda che dopo pochi secondi le fece venire la pelle d'oca le comunicò che tutti i suoi strati protettivi erano stati rimossi con facilità. Maledì mentalmente il momento in cui aveva deciso di non mettere la cintura.

"No ti prego...fa freddo...mi vergogno...ci vedranno"

Non era sicura che qualcuno fosse passato di li molto presto, il posto era quasi sconosciuto ai turisti e il cameriere le aveva detto che i ragazzi del luogo erano soliti frequentarlo al pomeriggio essendo impegnati sino a pranzo tra scuola e lavoretti.

Il primo colpo fu freddo e ruvido e le strappò un sussulto sorpreso, Giulia non si era levata i guanti e il tessuto tecnico tessuto tecnico unito all'impugnatura di cuoio le aveva procurato una sensazione strana. Intorno a lei infatti regnava il freddo e l'umido, ma la mano di lei la colpiva con forza scatenandole ondate di calore e dolore amplificate proprio dal ghiaccio che s'insinuava tra loro.

"Half pipe, freestyle, quando la smetterai di cercare di romperti il collo..."

I guanti contro la sua pelle le strappavano gemiti e facevano risuonare l'intero pipe di un rumore molto particolare. Ogni suo tentativo di ribellione veniva immediatamente vanificato dalla neve intorno a loro ed in breve dovette tenere entrambe le braccia sotto al volto per evitare che il suo viso sprofondasse in essa.

Caldo, dolore, freddo ... dopo pochi colpi il turbinio di sensazioni iniziò a stordirla mentre Giulia continuava nella sua opera colpendola con precisione e spietatezza e colorando il suo culetto di un bel rosa acceso.

"basta ti prego pietà...prometto che non ci proverò più"

Dopo una ventina di colpi cedette completamente e iniziò a singhiozzare chiedendo pietà. Inoltre le era sembrato di udire delle voci non lontano e aveva il terrore di essere scoperta

Finalmente quando raggiunse il 40 Giulia smise di colpirla e la prese tra le braccia, non prima d'averle tirato nuovamente su i pantaloni per non esporre il suo culetto alla fredda neve. Alzò gli occhi e incontrò i suoi, vi lesse amore e desiderio e si morse leggermente il labbro trattenendo l'impulso di buttarsi su di lei e fare l'amore li sulla neve.
Le loro labbra finalmente s'incontrarono in un lunghissimo bacio.

Risalirono insieme la pista, mentre Giulia teneva i suoi sci sotto braccio e trascinava la tavola di Francesca, che camminando di fronte a lei non riusciva a trattenere una smorfia ogni volta che la cucitura dei leggings premeva sulle mutandine.

Nessuna delle due si accorse delle due giovani ragazze che le osservavano dagli alberi poco sopra l'half pipe. Ne tantomeno dello sguardo di intesa e desiderio che si scambiarono tra loro.

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