F&G - Un bacio di troppo

Uno, due, dieci, aveva perso il conto dei cocktail che aveva preparato quella sera. Alcune sue colleghe l'avevano trascinata ad un catering per la festa di compleanno di una vecchia amica. La paga era buona e in poco tempo Francesca si era trovata a fare quello che le riusciva meglio i cocktail. L'alcool stava scorreva abbondante e aveva gia dovuto respingere le avance di diverse ragazze oltre che a quelle di alcuni uomini, come se non bastasse la sua collega aveva coinvolto anche Giulia, che in un paio di aderentissimi jeans neri attraversava più e più volte la sala portando ai leggittimi proprietari i cocktail che lei preparava.
sbuffando si asciugò il sudore dalla fronte, nel locale faceva molto caldo e la camicia e i pantallni lunghi chr indossava non aiutavano, alzando gli occhi non potè non invidiare le ragazze che partecipavano alla festa, con le loro gonne molto corte, gli shorts e le magliette o le canottiere che lasciavano poco all'immaginazione. Stava osservando da qualche istante la gonnellina turchese di una ragazza poco distante quando sentì qualcosa appoggiarsi sul suo sedere.

"L'unico culetto che sei autorizzata a guardare è il mio, altrimenti sai cosa succederà al tuo"

Giulia le si era avvicinata da dietro ed ora la dua minaccia le fece schiudere qualcosa nel basso ventre. Voltandosi verso di lei le posò un fugace bacio sulle labbra: "A si e cosa mi farai? guarda che da qui vedo benissimo le occhiate che tu lanci a certe ragazze"

Sentì la sua mano stringerle con forza una natica mentre le si avvicinò ancora di più

"Non mi provocare, e ora vedi di preparare l'ordinazione del tavolo 5 se non vuoi essere trascinata in bagno"

Francesca sbiancò leggermente e si guardò attorno preoccupata che qualcuno avesse notato la scena. Le preparò quindi i cocktail mordendosi il labbro nel tentativo di trattenere la vocina dentro di lei che la incitava a provocarla nuovamente.

Erano passati diversi minuti dal loro incontro e la frenesia della serata aveva ora portato Giulia dall'altra parte del locale. Occasionalmente però non mancava di cercare con lo sguardo Francesca e sbuffare tra i denti quando vedeva qualche ragazza impiegare un po' troppo tempo ad ordinare il suo drink. Aggrottò quindi il volto quando vide due ragazze chiacchierare allegramente con lei mentre indugiavano decisamente troppo. Quasi rovesciò la caraffa di birra che stava trasportando quando le vide entrambe sporgersi sul bancone e tentare entrambe di baciarla, non capì subito se fosse voluto o meno, ma lei non sembrò tirarsi indietro e le loro tre bocche s'incontrarono in un fugace "bacio a tre" che in un altro momento sarebbe stato tenero e eccitante allo stesso tempo.
Strinse il manico della
caraffa sino a sbiancarsi le nocche, si poteva gia vedere mentre percorreva ad ampie falcate la sala per piegare tutte e tre sul bancone e dare loro una sonora sculacciata. Non potendo decise quindi di prendersi una vendetta più lunga.
Era il terzo cocktail che sbagliava, tra le ragazze che continuavano a distrarla e Giulia che stava deliberatamente attirando l'attenzione non disdegnando di sfiorare le ragazze che ballavano e lasciando che i ragazzi persessero gli occhi dentro la sua scollatura.
Quando vide una ragazza tentare di baciarla perse le staffe, posò la bottiglia e marciò decisa verso di lei, in quattro rapide falcate fu da lei e fece per afferrarla per un braccio. Quando vide il sorriso sarcastico che le illuminò volto capì di essere caduta in una trappola.
C'era riuscita, aveva impiegato quasi mezz'ora spostandosi per la sala e trovarsi esattamente li dove si trovava a giusto due passi dalla porta del bagno di servizio. Le girò rapidamente attorno appoggiandosi a lei e avvolgendole un braccio attorno alla vita. Lentamente la spinse verso il bagno forzando leggermente la sua resistenza rafforzando la presa su di lei.
Senza farsi notare aprirono la porta con le chiavi che Giulia fece magicamente comparire tra le dita, sgusciarono attraverso la porta, quando sentì la chiave chiuderla dentro Francesca era quasi al culmine dell'eccitazione.
Rimase ferma al centro della stanza mentre Giulia la guardava a lungo appoggiandosi alla porta per non farla più uscire, sul volto un espressione che le accendeva il ventre di desiderio.

"Giulia non hai il coraggio"

Fu questione di un attimo, Giulia scattò le afferrò un braccio attirandola verso il muro, quasi contemporaneamente sentì la solidità del muro sul suo petto e le morbide rotondità di Giulia premerle sulla schiena, mentre una mano le s'insinuava sul ventre slacciandogli rapidamente i jeans.
Trattenne il respiro quando li abbassò insieme alle mutandine lasciandola esposta, le orecchie tese in cerca di un rumore sospetto che potesse avvertirle di un indesiderato visitatore.
La stava premendo contro il muro e poteva sentire il suo seno poggiarle sulla scapola destra e il respiro vicino al volto. Cominciarono i primi colpi e trattenne il respiro "Uno, due, tre" Giulia iniziò a sussurrarle il conto all'orecchio, anticipando al colpo il numero corrispondendte. Attorno a loro il familiare suono ovattato dalla vicine pareti e parzialmente coperto dalla musica nella sala. Al decimo colpo il bruciore cominciò a farsi sentire, mentre stringeva il labbro tra i denti per non mettersi a urlare.
La musica cambiò di colpo e con lei la forza e la frequenza dei colpi, la dance infatti aveva lasciato il posto alla tecno e in breve Giulia sincronizzò la sua mano con i "Tunz, Tunz" che attraversavano la porta. Sentì i suoi sensi affievolirsi e il sangue scenderle sui fianchi mentre continuava a colpirla, ancora e ancora. I loro corpi sincronizzati in una danza ipnotica.

I colpi cessarono improvvisamente e la medesima mano che la stava torturando l'afferrò per i cepelli obbligandola a volgere la testa, un lungo bacio le si posò sulle labbra schiuse.

Impiegarono un paio di minuti a separarsi, i volti arrossati e ricoperti di sudore.

"Non pensare che sia finita qui, a casa riceverai il resto"

Francesca la fissò con aria di sfida

"Sai pensavo che anche tu non ti sei comportata bene, anche tu dovresti essere punita"

Nessuna delle due riuscì a concentrarsi molto durante il resto della serata

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