F&G - Crash

Crash, il rumore di una cascata di cristalli e vetro che s'infrangeva sul pavimento la fece sobbalzare dal divano e quasi cadere a terra il telefono che ancora teneva in mano. Impiegò qualche istante a capire dove fosse e cosa stesse succedendo, ancor prima che se ne rendesse conto Francesca entrò barcollando in soggiorno evidentemente ubriaca.
I capelli le ricadevano disordinatamente sul volto arrossato, una cascata color del grano maturo che metteva in risalto i grandi occhi blu resi ancor più evidenti dalle grandi pupille dilatate e da un luccichio riconducibile al troppo alcool.

"Hola Giulia, mi sono divertita un sacco da Marta...vieni qui"

Sentiva la rabbia divampare dentro di lei, ma non era quello il momento, con un sospiro prese rapidamente in mano la situazione.

"Mi hai fatto preoccupare non poco disgraziata, domani faremo i conti come si deve...ora però vieni con me è meglio che tu ti faccia una doccia"

Prendendola per un braccio la guidò verso il bagno per occuparsi di lei, nonostante le sue proteste la spogliò rapidamente lasciando cadere a terra sia la maglietta che i jeans.

"O hai voglia di giocare, vieni qui..."

Un forte odore di Vodka le investì il viso quando provò a baciarla, istintivamente si ritrasse scostando la testa di lato annotando mentalmente anche il retrogusto di tabacco che era chiaramente percepibile.

"Non ora amore, ora fa la bra...cavolo no!"

Fece appena in tempo a scostarsi prima che un fiotto di vomito scuro si sparse sul piatto della doccia. Con un nuovo sospiro si volse verso l'armadietto dei medicinali, ben sapendo con quanto fosse difficile far si che, una volta iniziato, smettesse di vomitare.

il sottilissimo ago metallico catturò il suo sguardo e una scarica di adrenalina cancellò in un istante la sbronza. Il terrore per le iniezioni prese il sopravvento anche sul sordo dolore allo stomaco e le strappò un gemito, si volse rapidamente attorno e un dolore al braccio le comunicò che aveva sbattuto contro la porta della doccia.

"No aspetta....non serve...sto bene non vomiterò pi...."

Un nuovo conato interruppe le sue suppliche mentre Giulia si dirigeva verso di lei con in mano il terribile strumento.

"Francesca smettila subito e girati verso il muro, sai che lo faccio solo per te...vedrai che dopo starai molto meglio...almeno sino a che non riceverai la tua punizione."

Il sangue le defluì dal viso sbiancandolo, mentre istintivamente sentì i glutei contrarsi allarmati. Si guardò ancora una volta attorno in cerca di una via di fuga, ma Giulia oscurava completamente l'uscita della doccia e già stava allungando un braccio verso di lei per afferrarla, aveva solo una possibilità.

Barcollò leggermente quando le si buttò letteralmente tra le braccia in un estremo tentativo di fuga. Il corpo di lei sbatte violentamente sul suo sbilanciandola e facendole quasi cadere la siringa di mano, furono solto i suoi riflessi a farle stringere il braccio libero attorno alla vita di lei e spostare tutto il peso sul piede più arretrato permettendole di rimanere in piedi.

Si dibatte qualche istante prima di abbandonarsi completamente tra le sue braccia, mentre le lacrime iniziavano ad attraversarle le guance rovinando ancor di più il trucco già sfatto. Appoggiò quindi il viso sulla spalla di lei chiudendo gli occhi.

"Ti prego fai piano..prometto che farò la brava"

A quelle parole la strinse ancor di più a lei iniziando a parlare lentamente all'orecchio mentre la destra cercava l'angolazione giusta.

"Amore sai che lo faccio solo per il tuo bene, questa sera mi hai fatto veramente preoccupare...ti ho lasciata a studiare da Marta e dovevi tornare almeno un paio d'ore fa. Sono stata molto in ansia e ora ti vedo tornare ubriaca. Che cos'è successo?"

Tirò su rumorosamente con il naso prima di rispondere, qualunque traccia di ubriachezza ormai svanita.

"Non è colpa mia, stavamo studiando tranquillamente quando a Marta è venuta in mente la vodka russa che un amico aveva regalato a Marco...all'inizio ne abbiamo bevuto uno shots solo...ma era buona e poi boh non mi ricordo...Marco è rientrato a casa e mi ha riaccompagnato...lasciando Marta in un angolo..."

L'ago entrò dentro di lei strappandole un leggero gemito, un lieve bruciore iniziò a diffondersi mentre il Plasil entrava in circolo. Dopo alcuni attimi l'ago uscì da lei strappandole un nuovo leggero gemito.

"ecco fatto, ora però fa la brava"

Francesco però non accennava a staccarsi da lei, stringendole le braccia al collo.

"No non voglio...se mi stacco tu mi lavi e poi mi sculacci"

Un lieve sorriso attraversò il volto di Giulia mentre iniziava ad accarezzarle i capelli.

"Su su, ti prometto che questa sera non ti sculaccerò...adesso però lasciati lavare"

Francesca si staccò leggermente da lei alzando lo sguardo e incrociando il suo.

"Promesso"

"Si promesso Amore...ora su fa la brava".

Si staccò da lei lasciando che si prendesse cura di lei, la lavò molto delicatamente lasciando che l'acqua e le sue mani le rilassassero i muscoli e le facessero scivolare via la stanchezza. Sentiva il suo corpo rilassarsi sempre di più mentre il profumo di borotalco e menta la stordiva e la portava lentamente verso il sonno.

Quando finì di lavarla era praticamente addormentata, l'avvolse in un grande asciugamano di lino prima di prenderla tra le braccia e portarla in camera. La punizione era rimandata al risveglio...per sua sfortuna infatti il giorno dopo nessuna delle due aveva lezione.

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