Sogno di una notte d'inverno

Un singolo raggio di luna attraversò la stanza, lui lo seguì con lo sguardo sino ad incrociare il corpo di lei che lentamente emergeva dall’ombra mentre gli ultimi brandelli di sonno volavano via nella notte. Quando arrivò al centro della piccola pozza di luce si fermò permettendogli d’osservare per intero il suo corpo nudo: Il freddo l’aveva ricoperto di un sottilissimo velo di pelle d’oca che catturava le carezze della luna e rendeva argentea la sua pelle già naturalmente perlacea. Con lo sguardo carico di desiderio osservò i capelli scuri cadere morbidi sulle spalle e i piccoli seni ergersi spavaldi contro la notte. Sentiva il cuore battere furiosamente nel petto e il desiderio disegnare calde spirali su tutto il corpo mentre i muscoli si risvegliavano e tendevano preparandosi ad accoglierla tra le sue braccia.

Fece un profondo respiro e con un gesto brusco liberò il letto da lenzuolo e piumone, mentre tendeva il braccio verso di lei invitandola a raggiungerlo, senza una parola la vide avanzare verso di lui mentre il suo profumo la precedeva avvolgendolo nell’aroma che ben conosceva. Stando ben attenta a non toccarlo si distese accanto a lui offrendogli la schiena nuda e affondando il volto nel cuscino in attesa.

Si morse il labbro quando sentì la sua mano poggiarsi delicatamente sul collo e disegnare calde spirali su quella tela naturale, scendeva lentamente sino ai fianchi per poi risalire lungo il costato senza mai accarezzarle il seno o i glutei. Non seppe mai quanto tempo era durato quel gioco, le dita scorrevano leggere sulla sua pelle strappandole gemiti ogni volta che bruscamente cambiavano direzione arrivando ad ogni passaggio più vicine mentre il suo corpo iniziava a muoversi suggerendo loro il percorso che desiderava.

L’aria le uscì dalle labbra in un gemito di sorpresa quando lo sentì entrare con studiata lentezza dentro di lei e avvolgerla tra le braccia, d’istinto spinse i fianchi contro i suoi spingendolo ancora più in profondità mentre il suo corpo si abbandonava completamente a lui e lampi di piacere iniziavano a correre lungo la schiena.

La sentiva piccola e calda sotto di lui, mentre con energia crescente la cavalcava nella notte, stordito dal suo profumo affondava le labbra nel suo collo e i fianchi nelle natiche calde e accoglienti mentre lei lo seguiva in quella danza brutale e lussuriosa. Era completamente sua e l’intero mondo chiuso fuori da quella stanza che era diventata il centro del loro mondo, i corpi sempre più aderenti e i muscoli tesi in quel piacevole sforzo. Voleva le sue labbra e le voleva subito, afferrandola per i capelli la costrinse a ruotare il volto verso di lui strappandole un gemito più forte degli altri e un orgasmo improvviso che quasi lo disarcionò mentre istintivamente le bloccava i fianchi con le ginocchia e affondava la lingua nella sua bocca gustando il suo sapore.

Si stacco dalle sue labbra solo quando si rese conto d’essere ormai senza fiato, ma il desiderio era ancora tanto e non smise di possederla mentre con parole sussurrate lei gli confermava d’essere sua. I loro corpi ormai perfettamente sincronizzati riproducevano sinuosi la danza che gli uomini ballano sin dal giorno in cui il primo uomo si perse negli occhi della prima donna, mentre il piacere invadeva ogni fibra dei loro corpi fondendoli in un unico essere primordiale. Il piacere aumentò sempre di più mentre stringeva tra le dita i suoi capelli e i loro respiri si mescolavano contro il cuscino, l’orgasmo arrivò simultaneo e improvviso facendoli urlare e lasciandoli esausti tra le lenzuola intrise di sudore.


Si staccò da lei solo il tempo necessario per avvolgerla meglio tra le braccia e il piumone, sentiva il suo cuore battergli contro il petto e con dolcezza l'accarezzo sino a quando lei non si addormentò.

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