F&G - Tramonti tra i continenti

In lontananza la sagoma di un solitario barchino da pesca si stagliava contro il sole morente. Con un lungo sospiro rilassato Francesca si strinse ancora di più a Giulia godendosi il tramonto di fuoco che colorava il mare di infinite sfumature arancioni, mentre dietro di loro la “Porta d’Europa” sorvegliava quel particolare confine marino carico di sogni e speranze.

“Giuli voglio rimanere qui per sempre, ti prego non andiamocene più”

Giulia sorrise a quelle parole e la strinse ancor di più a se, pochi giorni prima avevano deciso di salutare l’estate con quel weekend al centro del Mediterraneo e il giorno dopo sarebbero tornate a Palermo lei a lavorare e Francesca a terminare gli studi. Le aspettava un inverno particolarmente impegnativo e non sapeva quando avrebbero avuto la possibilità di un nuovo weekend tutto per loro.
Improvviso il vento soffiò un po’ più forte portando sulla cima della scogliera il profumo della ginestra e il solitario grido di un falco. Sentì il cuore accelerare e un filo di sudore freddo scendere lungo la schiena e capì che era arrivato il momento.

Senza una parola vide Giulia alzarsi, poteva percepire la sua tensione e improvvisamente si domandò se avesse fatto qualcosa, in piedi di fronte a lei le tendeva la mano invitandola ad alzarsi con lei. Il vento le scompigliava i lunghi capelli scuri e il sale rendeva brillante la sua pelle abbronzata. Sentì il cuore salirle in petto e lentamente presa la sua mano e si lasciò tirare verso di lei chiudendo gli occhi in attesa di un bacio che non arrivò.

Aprendo gli occhi stupita incontrò i suoi profondi occhi verdi, la scrutavano pensierosi in un modo in cui non l’avevano mai guardata, riusciva a leggervi dentro desiderio e paura e dentro di lei sentì crescere il timore, che cosa stava succedendo?

“Francesca, ti ho voluta portare qui per un motivo preciso…ti devo dire una cosa molto importante”

Sentì gli occhi riempirsi di lacrime e la paura iniziare ad avvolgerle il cuore, mentalmente iniziò a ripercorrere l’ultimo periodo e a pentirsi di tutte le volte che si era comportata da bambina”

“..Giulia…m..”

Lei le mise delicatamente una mano di fronte alle labbra come a volerle dire di non continuare

“Ti ho portato qui, al confine tra due continenti, dove migliaia di storie s’incontrano e Poseidone regna sovrano per chiederti una cosa molto importante”

Con gli occhi già pieni di lacrime vide Giulia inginocchiarsi sulla roccia e capì che cosa stesse per succedere, il cuore gli balzò in gola e improvvisamente il mondo attorno a loro sparì nel nulla. Gli ultimi raggi di sole rimasero intrappolati nel diamante che le stava offrendo e il tempo si fermò.

Cullato dal dolce sciabolio del mare il pescatore si era lasciato scivolare in un tranquillo dormiveglia, fiducioso che la corrente amica l’avrebbe comunque accompagnato verso casa. Già pregustava la cena e il bacio che l’aspettavano quando un urlo fortissimo ruppe il silenzio. Allarmato si guardò attorno, in quel tratto di mare che troppe volte aveva accolto il dolore dei tanti disperati in cerca di fortuna, con gli occhi percorse rapido il tratto di costa che da sempre era stato la sua casa, ma non c’erano barche all’orizzonte. Poi vide le due sagome sulla scogliera, si stagliavano sul profilo della Porta D’Europa perse l’una nell’altra. Era troppo lontano per distinguere i particolari, ma era evidente che li in quel momento era successo qualcosa di molto bello. Con un sorriso pensò alle innumerevoli volte in cui aveva amato la sua Nina su quelle spiagge, quella sera avrebbe brindato con lei a quella coppia di sconosciuta augurando loro tutta la felicità possibile.

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Qui si chiude la storia di Francesca e Giulia, vi ringrazio a nome loro per averle accompagnate in questo lungo viaggio che le ha infine portate a iniziarne uno ancora più impegnativo e sicuramente indimenticabile. Non sarà però questo blog ad ospitarlo, altri personaggi si affacceranno su queste pagine e vi racconteranno le loro storie. Francesca e Giulia si prendono una pausa, le aspettano abiti bianchi e pannolini, notti insonni e sorrisi innocenti….

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