F&G - Che bell'inganno sei anima mia

Mille anni al mondo mille ancora,
che bell'inganno sei anima mia,

I versi di Faber lentamente la guidarono verso la coscienza, lasciando che il sonno scivolasse via un verso alla volta.

e che bello il mio tempo che bella compagnia ,
sono giorni di finestre adornate,

Mentre un sorriso le decorava il volto, nella sua testa si formavano le parole e il suo respiro si sincronizzava con quello dell'anarchico poeta.

canti di stagione,
anime salve in terra e in mare,

Lentamente stiracchiò le gambe e le braccia, lasciando che l'aria fresca del mattino le riempisse i polmoni, uscendone poi sotto forma di versi sussurrati.

sono state giornate furibonde,
senza atti d'amore,

Seguendone il filo ricordò il weekend appena concluso, fatto di parenti, pranzi e fotografie. Bambini curiosi e desideri sussurrati o solo immaginati. Il matrimonio di sua sorella era stato bello, ma lei e Francesca non avevano avuto un solo istante da sole.

senza calma di vento,
solo passaggi e passaggi, 
passaggi di tempo,
ore infinite come costellazioni e onde,

Con un vago timore si guardò attorno, nessuna cuginetta curiosa sembrava essersi infilata tra le loro lenzuola. La sera prima aveva quasi rischiato di ucciderla quando, uscendo dalla doccia, si era trovata di fronte la sua cuginetta di 4 anni. Le erano bastati due sorrisi a convincere una Francesca decisamente troppo tenera a lasciarla dormire con loro.

spietate come gli occhi della memoria,
altra memoria e no basta ancora,
cose svanite facce e poi il futuro,
i futuri incontri di belle amanti scellerate,

La parola "amanti" la richiamò alla realtà, mentre sentiva il suo corpo risvegliarsi.

saranno scontri,
saranno cacce coi cani e coi cinghiali,
saranno rincorse morsi e affanni per mille anni,
mille anni al mondo mille ancora,

Volse la testa verso di lei, ancora imersa nel sonno le dava le spalle. Non riusciva a ricordare come mai non indossasse nulla dalla vita in su, ma ogni domanda possibile fu immediatamente taciuta quando i suoi occhi incontrarono la sottile linea tracciata dal costume. Una sottilissima linea più chiara che le attraversava la schiena, dritta e precisa creava un dolce contrasto con i muscoli ben disegnati e la cascata di morbidi capelli biondi.

che bell'inganno sei anima mia,


Già pensò tra se e se, inganno era la parola giusta, chiunque si sarebbe lasciato ingannare da quella tenera ragazzina che, dormendo con il pollice in bocca e le braccia strette ai piccoli seni, non dimostrava più di sedici anni.
Le si avvicinò lentamente, senza svegliarla arrivò a pochi centimetri dalla curva del suo collo, sentiva il suo profumo e quasi poteva vedere il battito del suo cuore.
Respirando lentamente cercò di trattenersi, non voleva svegliarla, voleva imprimersi ogni singolo centimetro di quell'immagine bene nei ricordi.

mille anni al mondo mille ancora, 
che bell'inganno sei anima mia,

quasi senza accorgersene lasciò che i versi le uscissero dalle labbra, poteva vederli mentre l'accarezzavano e dipingevano anche sul suo volto un sorriso. Un bagliore d'oceano incrociò i suoi occhi, lasciandola senza fiato. Mentre gli ultimi versi venivano catturati da un bacio.

e che grande questo tempo che solitudine,
che bella compagnia,

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