Lui e Lei - Un tiro azzardato

la goccia scivolò lentamente lungo il collo, tracciando una scia argentea lungo il muscolo. Proseguì lungo la clavicola appena scottata dal sole primaverile sino ad arrivare al centro del petto, li catturò la luce del sole risplendendo come un gioiello. Fu questione di un secondo, poi il petto si sollevò e la fece scivolare nel solco tra i piccoli seni.

Sbuffò irritata, l'aria calda che entrava dalla finestra aperta le aveva fatto ricadere una ciocca sul viso distogliendola nuovamente dalle formule impresse sulla carta. Le sembravano passate ore da quando lui l'aveva costretta a concentrarsi sull'esame imminente. Il sudore le appiccicava la canottiera al corpo e gli occhi sembravano non volerne sapere di mettere a fuoco le parole impresse sul libro. Maledetta sessione estiva, com'era possibile concentrasi sullo studio quando faceva così caldo.

Fu questione di pochi secondi, un attimo prima il libro era di fronte a lei, un attimo dopo volava rapido verso il muro accompagnato da una forte imprecazione. I secondi che seguirono le sembrarono infiniti: vide il pesante tomo volare verso il muro, più si avvicinava e più la traiettoria lo portava verso la vecchia mappa incorniciata. Sentì il respiro mozzarglisi in gola e i muscoli contrarsi allarmati. il crash del vetro che andava riecheggiò come un tuono mentre una cascata di brillanti schegge si riversava sul pavimento di legno scuro. Si paralizzò.

Sussultò quando sentì il rumore di un libro che si chiudeva alle sue spalle, piccole gocce di sudore gelido le imperlarono la schiena e la fronte, non aveva il coraggio di voltarsi. La mano di lui le si posò alla base del collo premendo leggero e deciso verso la nuca, non gli servivano parole. Assecondando la sua pressione si curvò in avanti, il seno schiacciato contro il tavolo fatalmente sgombro e la sedia che vediva rapidamente spostata da dietro di lei.
Un brivido le attraversò il corpo quando pantaloncini e mutandine le vennero calati improvvisamente, una mano scattò in un estremo tentativo di protezione, ma lui fu più rapido...
I colpi iniziarono a cadere veloci, mentre un imperioso "non provarci nemmeno" la convinse a lasciare entrambe le braccia sul tavolo. Una mano le bloccava la schiena, mentre l'altra continuava ad abbattersi inesorabile sulle sue natiche. Lui colpiva meticoloso e preciso e ogni colpo le trasmetteva brucianti lampi lungo tutto il corpo.
Sapeva il fatto suo e in breve l'intero fondoschiena le si era colorato di un doloroso rosso acceso. Le lacrime non tardarono ad arrivare anche se in cuor suo ringraziò il caldo che l'aveva fatto rimanere con solamente i pantaloni della tuta. Nessuna cintura di cuoio in giro.

Improvvisamente com'erano arrivati i colpi cessarono, sentì il peso diminuire dalla sua schiena e il corpo di lui avvicinarsi. Il suo profumo le riempì i polmoni e il suo respiro le solleticò l'orecchio. "Non credere che sia finita qui, ora non azzardarti a muoverti mentre mi libero di tutto questo vetro"....non si mosse...

Commenti

Post popolari in questo blog

La Teoria del Riccio - Parte 3

F&G - Non dovevate studiare ?

La Teoria del Riccio - Parte 1