F&G - Problemi in famiglia 1

Con uno sbuffo raccolse la maglietta abbandonata sulla sedia, annotandosi mentalmente di parlare con Francesca.
Erano tre giorni che Gaia viveva con loro e già non ne poteva più, se Francesca solitamente era abbastanza scalmanata Gaia lo era tre volte di più. Sembrava assolutamente incapace di seguire una qualunque regola e inoltre, viste le affinità con la cugina più grande, riuscivano a fare comunella e a coprirsi a vicenda.
Moriva dalla voglia di punire adeguatamente Francesca, ma lei faceva di tutto per non farsi trovare mai in casa senza Gaia e la cosa stava diventando molto difficile.

Tra uso eccessivo di alcool, sigarette lasciate in giro e, ma non le aveva ancora beccate, la convinzione che si fossero fatte alcune canne decisamente moriva dalla voglia di raddrizzarle entrambe. Tuttavia non poteva e questo la faceva diventare matta.

Le due monelle erano ora impegnate in una rumorosissima partita alla Playstation e quasi da un momento all'altro si aspettava che la vicina venisse a lamentarsi per il rumore. Fu quindi con un sospiro rassegnato che sollevò il telefono preparandosi ad una sfuriata colossale. La calda e rassicurante voce della madre di Francesca la tranquillizzò immediatamente e man mano che le spiegava il motivo della chiamata un leggero sorriso le si disegnava sul volto: aveva deciso di portare Gaia a visitare alcuni parenti, sarebbe venuta da li a 30 minuti e sapeva benissimo che Francesca si sarebbe fatta sparare piuttosto che lasciarsi trascinare in un tour del parentado.

Non pote trattenere un brivido quando senti la proposta di sua madre, aveva smesso di giocare e con una scusa si era stesa sul letto. Conosceva la sua Giulia e sapeva che tutto il baccano che aveva fatto insieme a Gaia avrebbe presto presentato il conto. Era quindi tremendamente indecisa, seguire sua madre in un pesantissimo tour del parentado, fatti di commenti su quanto mangiasse poco, d'imbarazzanti domande sull'università e su ipotetici ragazzi (qualche parente infatti sembrava non essersi ancora rassegnato alla sua conclamata omosessualità) oppure rimanere a casa, sapendo che da una parte Giulia avrebbe presentato il conto, ma dall'altra avrebbero potuto prendersi qualche momento finalmente da sole?

Il suo corpo decise per lei, alla sola idea infatti senti fiorire lentamente un calore familiare, mentre sottili brividi le percorrevano la colonna vertebrale e alcuni muscoli ben precisi si rilassavano e contraevano tradendola.

"Dobbiamo parlare, vieni subito in camera"

le parole di Giulia arrivarono non appena la porta di casa si chiuse dietro le spalle di Gaia. Senza osare protestare la seguì con gli occhi bassi pentendosi improvvisamente di tutte le esagerazioni di quei giorni, dentro di lei moriva dalla voglia di stringerla tra le braccia e sentire il calore dei loro corpi, ma temeva che prima di quel momento sarebbe passato ancora tempo.

Con sua sorpresa non si sedette sul bordo del letto, ma al centro incrociando le gambe, posizione che indicava chiaramente che si preparava ad un lungo discorso, non certo ad una punizione. Parlarono quindi a lungo, o meglio parlò lei, lasciandola senza parole e con una profonda tristezza: le spiegò quanto si sentisse triste e preoccupata, il comportamento che stava avendo con Gaia le ricordava quello che aveva quando si erano appena conosciute e che l'aveva portata fin troppo vicino a guai seri. Lei non aveva l'autorità per imporsi su Gaia e tanto meno quella per darle la punizione che meritava, ma sicuramente se le cose non fossero cambiate avrebbe chiesto a sua madre di portarla a casa sua o ancora meglio di farle lasciare la Sicilia.

Quando smise di parlare non riuscì quindi a trattenersi, con il viso umido di lacrime le si gettò tra le braccia singhiozzante.

Non si aspettava una reazione così intesa, e quando se la ritrovò tra le braccia sentì il cuore sciogliersi e il viso riempirsi di lacrime, rimasero quindi strette l'una all'altra cercando di consolarsi a vicenda. Familiari profumi le inondavano le narici, mentre i loro cuori lentamente sincronizzavano nuovamente il loro battito.
Fu quindi con il bisogno di un assetato che cercarono le labbra l'una dell'altra baciandosi a lungo senza smettere un secondo di stare l'una tra le braccia dell'altra.

Fu solo dopo molto tempo che Francesca incrociando lo sguardo di Giulia disse:

"Amore ti prometto che parlerò con Gaia, le farò capire si ci deve comportare...con ogni mezzo necessario, ora però ti prego puniscimi...merito una punizione"

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