Una notte

La vecchia penna d'oca scivolava incerta sulla pergamena, lasciando dietro di se parole ormai prive di vita. Le lunghe giornate passate a scrivere e fare l'amore erano ormai un lontano ricordo e l'anziano scrittore faticava a proseguire il suo lavoro.
Sospirando volse il viso verso la piccola finestra, la notte giungeva ormai al termine e di li a poche ore le giovani avrebbero salutato il ritorno di Proserpina chiudendo negli armadi cappotti e sciarpe e lasciando che la brezza primaverile s'insinuasse tra gonne e camicette risvegliandone i sensi e solleticando la fantasia degli uomini di ogni età.

Quei sentimenti erano però ormai spenti dentro di lui e il loro ricordo lo portò ad allungare la mano verso la bottiglia poggiata ai piedi del tavolo, sbuffando si rese però conto che era ormai vuota, anche Bacco l'aveva ormai abbandonato.

Stropicciandosi gli occhi provò quindi a concentrarsi nuovamente sul suo lavoro, ma bastò una singola occhiata per rendersi conto che, nonostante le ore di lavoro, quelle poche righe non avevano alcun senso. Non erano l'inizio di una storia e neppure la traccia di un piccolo racconto epistolare, erano solo segni neri su una vecchia pergamena. Anche quella notte non era riuscito a concludere nulla, ancora una volta il suo editore sarebbe rimasto a bocca asciutta e lui senza una lira.

Con un nuovo sospiro si alzò dalla sedia e, senza neppure togliersi gli occhiali, si lasciò cadere sul letto già sfatto avvolgendosi con rabbia nelle coperte. Pregando Sonno di portare con lui la bella Erato chiuse gli occhi con rabbia cercando d'ignorare il brontolio di uno stomaco che di recente aveva visto più alcool che cibo.

Senza farsi annunciare il temporale esplose sopra la città portando con se il rabbioso vento del nord che, invadendo la piccola stanza, sollevò i fogli e rianimò le braci del piccolo camino. L'improvviso calore fece germogliare un sorriso sul volto del vecchio addormentato, cancellando per qualche istante le profonde rughe che vi aveva inciso la tristezza. Fu con quel sorriso sul volto che Mors lo avvolse nel suo mantello e lo portò lontano, lasciando dietro di se solo poche braci e qualche foglio ormai annerito dal fuoco.

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